Castelli di sabbia, 2.0

29.08.2023
Sbircio nel blog filosofale del vecchio sito (yogazione.it) e riscopro questo articolo scritto esattamente due anni e un giorno fa...

"In una sorta di rito di passaggio la spiaggia diventa il luogo dove abbattere tabù e tornare bambini senza vergogna.Giocare e sporcarsi con la sabbia, girare praticamente nudi senza vergogna o timore dei propri rotolini o del seno non più così al top... Costruiamo queste opere edilizie di sabbia con la cura e la passione di un progetto che non andrà a sciogliersi alla prima marea, ci mettiamo amore, in tutto quello che facciamo, anche nel fare niente. Il dolce far niente. Ci riappropriamo di spazi e tempi naturali, ci accontentiamo di un pezzo di formaggio e di melone come pranzo, una doccia improvvisata (quando c'è) con una bacinella e l'acqua fresca di un fiume o una fonte... Basta poco, basta nulla... Ma è un rito, un passaggio... ahimè giusto o sbagliato sappiamo che finirà e torneremo a qualcosa che a tratti pare essere normalità... Forse tempi sempre più sottili, la normalità sta diventando sempre più mostruosità.. speriamo che questi riti lascino segni e riflessioni, almeno come fanno in me, per cambiare almeno un po', almeno ogni tanto, o almeno in prospettiva futura, questa apparente normalità... La linea dell'orizzonte oggi per me è qui."

Dopo 2 anni e 1 giorno, sempre al termine delle vacanze, mi ritrovo a riflettere in un giorno uggioso che presagisce l'arrivo dell'autunno. Mi ritrovo, rispetto ad allora, molto meno malinconica e molto più fiduciosa e contenta di ciò che mi aspetta, compresi molti cambiamenti.
Scrivevo quelle parole osservando mia figlia giocare e correre sulla spiaggia, e costruire con me castelli di sabbia, in cui credevo più io di lei.
Quest'anno per scelta mia Wolly ha macinato molti meno km, avevo necessità di riflettere e vivere le ferie e l'idea di viaggio in modo più statico, ho compreso come si possa osservare e ricercare la Linea d' Orizzonte anche rimanendo fermi, girando su se stessi come una ballerina di un carillon sulle punte.
Wolly quest'anno è stato per lo più luogo di accoglienza e creatività, permettendomi di portare in giro moltissimi laboratori gratuiti evolutionmandala per il #mandalavantour, sono partita dall' appennino parmense a Torrechiara, castello di Matilde di Canossa, per poi attraversare varie bellissime location dell'appennino bolognese, da Monte Sole a Mulino Cati, nei pressi della Rocchetta Mattei. attraverso la Via degli Dei, e un giovane luogo di ristoro del fondovalle modenese.  
Ogni luogo è stato caratterizzato da accoglienza, amicizie, nuove scoperte, incontri, risate, creatività, buon cibo, buon vino e birra, panorami e cornici naturali che già da sole bastano a riempire di senso Il Viaggio.
Grazie a tutte le persone che hanno partecipato, grazie a tutte le location che mi hanno ospitata e hanno reso le nostre pause ancora più deliziose, grazie all'appennino, grazie a Madre Natura, grazie ai Mandala... alla prossima! 
Vi aspetto per i corsi #evolutionmandala in presenza e online e al prossimo tour estivo! 
Ogni luogo è stato caratterizzato da accoglienza, amicizie, nuove scoperte, incontri, risate, creatività, buon cibo, buon vino e birra, panorami e cornici naturali che già da sole bastano a riempire di senso Il Viaggio.
Grazie a tutte le persone che hanno partecipato, grazie a tutte le location che mi hanno ospitata e hanno reso le nostre pause ancora più deliziose, grazie all'appennino, grazie a Madre Natura, grazie ai Mandala... alla prossima! 
Vi aspetto per i corsi #evolutionmandala in presenza e online e al prossimo tour estivo!